Davide Caiazzo: Ripartenza? Puntare su personal brand

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DAVIDE CAIAZZO: È STATO TRACCIATO UN SOLCO FRA L’ERA DIGITALE, ENTRATA FINALMENTE IN SCENA, E LE FORME DI RICERCA DI LAVORO TRADIZIONALE

Davide Caiazzo è perentorio: la crisi economica per la pandemia da Covid ha causato un crollo dell’occupazione, con 945mila posti in meno in Italia e ben 2,7 milioni persi in Ue. Dati certificati da Eurostat e dall’Istat, che fotografano una realtà del mondo del lavoro sulla quale le istituzioni nazionali ed internazionali sembrano non essere in grado di invertire la rotta.

Davide Caiazzo

Davide Caiazzo

La pandemia ha portato il tasso di disoccupazione al 10,2%, al 31,6% quello dei giovani, con un numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni di ben 14milioni di persone. Si tratta di una situazione insostenibile che si unisce ad una situazione italiana che già prima del Covid scontava un numero di occupati di quasi 10 punti percentuali al di sotto della media Ue”, spiega Davide Caiazzo, imprenditore seriale nel digitale, docente e formatore, già avvocato e responsabile Affari legali e societari.

Con oltre 87mila follower su Linkedin e centinaia di webinar dedicati alla creazione del personal brand, Caiazzo è un punto di riferimento per chi nel mercato del lavoro vuole cogliere le opportunità migliori e soprattutto sfruttare al meglio le proprie competenze.

La pandemia – rimarca – ha tracciato un solco fra l’era digitale, entrata finalmente in scena, e le forme di ricerca di lavoro tradizionale. In un mondo sempre più digitalizzato diventa un tassello fondamentale essere presenti nel mondo digitale, è necessario farsi carico del nostro percorso professionale creando un Personal Brand che ci permetta di differenziarci e allineare il nostro talento alle opportunità che il mercato ci offre, accompagnato da una strategia di posizionamento”.

Mondo del lavoro

Mondo del lavoro

Da qui l’idea di un’Academy, intesa come comunità dove raccogliere info e suggerimenti su come presentarsi ai colloqui e su come saper valorizzare le proprie qualità, e di una guida per aiutare i professionisti a costruire il proprio brand “visibile, forte, onesto ed in linea con i valori di ciascuno, promuovendo sempre il meglio dell’individuo”.

Per Caiazzo, le basi che dovrebbero supportare un personal brand, quando questo viene costruito da zero, sono cinque: “Onestà, lavoro quotidiano, credibilità, empatia ed essere sé stessi”.

Per avere successo, quindi, “occorre definire la personalità del proprio brand generando un legame emotivo che contribuisca a una maggiore fidelizzazione del cliente; bisogna usare strumenti professionali rivolgendosi a professionisti del design; lavorare per ottenere riconoscimenti rendendo tutte le comunicazioni, sia verbali che scritte, coerenti con l’identità del brand; puntare sul potere dell’identità per differenziarsi in maniera netta dal resto della concorrenza“.

GIANNI LUPO

 

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