
David di Donatello 2022: una magica serata per celebrare la ripartenza del cinema
In diretta dagli studi di Cinecittà di Roma, si è svolta l’attesissima cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2022. Padroni di casa dell’evento: Carlo Conti e Drusilla Foer.
Una notte tra talento, magia e glamour per dare nuova linfa vitale a uno dei settori più in affanno a causa della pandemia: il cinema!
«Il cinema è un luogo d’amore. Nel passato, nel presente, nel futuro». Così Drusilla Foer, padrona di casa dell’evento al fianco di Carlo Conti, spiega l’energia che anima i David di Donatello 2022. Poche parole che sintetizzano perfettamente cosa il cinema rappresenta in maniera trasversale. Dopo i momenti critici caratterizzati dal lockdown e dalla paura delle persone a tornare in sala, la premiazione rappresenta una sorta di rinascita con prospettive rosee per il futuro. A trionfare, tra le tante meravigliose pellicole proposte, “È stata la mano di Dio”, un titolo che, forse, può essere letto decisamente come simbolo di buon auspicio!
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LE PELLICOLE Più PREMIATE
II film con più candidature sono stati sostanzialmente tre. “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino (che ha vinto premio film dell’anno e regia). “Freaks Out” di Gabriele Mainetti (che ha guadagnato i David per miglior produttore, fotografia, scenografia e trucco). “Qui rido io” di Mario Martone (miglior costumi e miglior attore non protagonista a Eduardo Scarpetta).
Ma è impossibile non citare opere come “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo (miglior sceneggiatura originale) ed “Ennio” di Giuseppe Tornatore (miglior documentario, montaggio e suono). Tre, invece, i premi speciali assegnati dall’Accademia del Cinema italiano. Giovanna Ralli con il David alla carriera, Sabrina Ferilli e il regista Antonio Capuano con il David Speciale. È stato inoltre premiata, con il David dello Spettatore, la pellicola ‘Me contro te – Il film – Il mistero della scuola incantata”, per aver raggiunto gli 805.559 spettatori tra il 1° marzo 2021 e il 31 marzo 2022.
TUTTA LA BELLEZZA SOTTO I RIFLETTORI DI CINECITTÀ
Ovviamente, dopo aver gioito rivolgendo lo sguardo al grande schermo, gli occhi sono andati anche ai meravigliosi look delle ospiti della serata. Outfit che sono riusciti a competere persino con il recente Met Gala. A trionfare è stato sicuramente il total black! In fatto di outifit, infatti, la maggior parte delle star ha preferito non osare troppo con i colori. D’altra parte, si sa, il nero rimane sinonimo intramontabile d’eleganza. Luisa Ranieri, ad esempio, ha scelto un lungo abito monospalla di Valentino, abbinandolo a un paio di tacchi a spillo dello stesso colore.
Teresa Saponangelo, invece, ha sfoggiato un vestito di Giorgio Armani nero ma tempestato di cristalli. La profonda scollatura ha messo in risalto non solo il décolleté ma anche la collana di diamanti, formata Crivelli. Miriam Leone, invece, ha preferito un black&white di Valentino. Abito caratterizzata da un corpetto decorato con un fiocchetto bon-ton. A dare più personalità al tutto, dei guanti trasparenti e gioielli d’oro bianco, diamanti e smeraldi di Bvlgari. In controtendenza Drusilla Foer.
Per lei un abito rosso fuoco con una gonna maxi Valentino. Per il monologo finale, però, ha optato per un completo nero, illuminato dai gioielli di diamanti di Pomellato. A dare colore anche La 17enne Swamy Rotolo e Cristiana Dell’Anna con abiti pieni scintillanti. La prima si è mostrata con un minidress beige. La seconda con una sottoveste lungo fino alla caviglia total silver di Michael Kors. Più briose le acconciature che sembrano voler dare il benvenuto all’estate. Quasi tutte le vip hanno optato per onde morbide e sinuose. Solo Miriam Leone e Teresa Saponangelo hanno preferito “un raccolto”. I make-up che più hanno colpito sono stati quelli di Aurora Giovinazzo (con un trucco occhi antracite) e Luisa Ranieri (dallo sguardo total black e capelli slicked e Francesca Michielin (con un bold eye bluette).
Ecco, infine, tutti i vincitori dei David di Donatello 2022:
Miglior film
È stata la mano di Dio
Miglior regista
Paolo Sorrentino (È stata la mano di Dio)
Miglior attore protagonista
Silvio Orlando (Ariaferma)
Miglior attrice protagonista
Swamy Rotolo (A Chiara)
Miglior attore non protagonista
Eduardo Scarpetta (Qui rido io)
Miglior attrice non protagonista
Teresa Saponangelo (È stata la mano di Dio)
Miglior sceneggiatura originale
Ariaferma
Miglior sceneggiatura non originale
L’Arminuta
Miglior esordio alla regia
Laura Samani (Piccolo corpo)
Miglior produttore
Freaks Out
Miglior fotografia
È stata la mano di Dio – Daria D’Antonio
Freaks Out – Michele D’Attanasio
Miglior compositore
I fratelli De Filippo – Nicola Piovani
Miglior canzone originale
Diabolik – “La profondità degli abissi” (Manuel Agnelli)
Miglior scenografia
Freaks Out – Massimiliano Sturiale, Ilaria Fallacara
Migliori costumi
Qui rido io
Miglior trucco
Freaks Out
Miglior acconciatura
Freaks Out
Miglior montaggio
Ennio
Miglior suono
Ennio
Migliori effetti visivi
Freaks Out
Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini
Ennio
Miglior film internazionale (già assegnato)
Belfast
Miglior cortometraggio (già assegnato)
Maestrale – Nico Bonomolo
David Giovani
È stata la mano di Dio
A cura di Laura Farnesi
Una vita piena di Bollicine a tutti!