COME SARANNO LE CITTÀ DEL FUTURO?

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COME SARANNO LE CITTÀ DEL FUTURO?

Le città del futuro saranno grandi metropoli con skyline, parchi e laghi artificiali.

Città del futuro  Bollicine Vip

Città del futuro

Abiteremo in palazzi realizzati a misura d’uomo e dell’ambiente, soprattutto sorgeranno e salvaguarderanno le grandi opere del passato.

Provate per un attimo a immaginare come sarà la vostra città del 2050. Magari come spunto possiamo prendere Blade Runner 2049. Non è quell’anno in meno che fa la differenza, ma l’immaginazione e la cura dei dettagli dell’urbanistica del futuro.

Parliamone: tra Saloni dedicati alla tecnologia, architettura e soluzioni offerte dagli interior designer, un’idea più o meno ce la siamo fatta. Tuttavia è dalle menti dei giovani aspiranti architetti che arrivano le soluzioni più disparate e disperate.

Sì, quest’ultimo aggettivo sta a sottolineare quanto i ragazzi hanno a preso a cuore la causa della salvaguardia del pianeta. Un po’ solleticati dai messaggi di Greta Thunberg, che è la leva della fantasia dei rendering pubblicati.

Sicuramente, un grosso contributo alla causa dell’ecosostenibilità e dell’economia circolare l’offre il mondo dell’automotive. Questa, si sta impegnando nella produzione di auto sempre più performanti e dotate di guida autonoma. Qui, ci chiediamo: il futuro che ci aspetta ci renderà spettatori delle nostre vite?

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Città del futuro

Un assaggio lo suggeriscono, già, i nuovi quartieri delle metropoli. Tokyo, Hong Kong, New Delhi, Abu Dhabi, Sao Paulo, Santiago del Cile e Shanghai. Qui l’urbanistica è stata progettata in funzione delle esigenze e nel rispetto dell’ambiente, ampi e alti grattacieli trovano spazio tra faglie di verde e laghi artificiali.

Il traffico locale è ben distribuito, i rumori sono stati regolati e le emissioni di CO2 sono nella norma. Il tutto è costantemente monitorato da una sofisticata strumentistica ad hoc.

Da anni l’archistar Normar Foster progetta le città influenzando la creatività delle giovani menti. Tra cui spicca il gruppo Bjarke Ingels Group, che recentemente ha presentato i disegni per la realizzazione di un nuovo parco alle porte di Parigi.

Mentre, lo studio americano Steven Holl Architects continua a sfornare edifici per la pubblica amministrazione e parchi volti a migliorare la qualità del tempo e della vita dei cittadini.

Viene, quindi, spontaneo chiedersi se le vecchie città saranno ingoiate dalle nuove?

Si sta pensando a questo, in fondo l’architettura e l’urbanistica traggono spunto e sono figlie di un glorioso passato.

 

A cura di Alice Patti

Una vita piena di bollicine a tutti!

 

 

 

 

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