CHECCO ZALONE TORNA SUL GRANDE SCHERMO!

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Pasquale Medici, in arte Checco Zalone, e’ pronto a tornare sul grande schermo.

Il titolo del film, prodotto da Pietro Valsecchi, con la regia di Gennaro Nunziante, non è ancora stato svelato al grande pubblico ma l’attore comico pugliese, intervistato da Repubblica, ne ha svelato la trama: “Il tema è un uomo, che sono sempre io, Checco, l’ultimo fortunato che ha il posto pubblico fisso, inamovibile, finché arriva la riforma e viene messo in mobilità. Racconto l’odissea di quest’uomo che pur di non lasciare il suo posto fisso è disposto ad andare sino in Norvegia. Da un ufficio a tre metri da casa affronta un cambio radicale di vita che lo porterà in una cultura totalmente diversa da quella italiana, fatta di gente virtuosa, civile, efficiente, dove il welfare è molto forte. Però sono tutti depressi. E si uccidono. Perché? Lo scoprirete vedendo il film”.

CHECCO ZALONE

Le riprese della pellicola, che uscirà a cavallo tra il 2015 e il 2016, saranno girate tra Puglia, Sardegna e Norvegia. Nel frattempo Checco sta scrivendo le canzoni per il film: “Per ora ne ho ho solo una in inglese un po’ maccheronico e un’altra che vorrei fare come un pezzo di Adriano Celentano, ‘La prima repubblica non si scorda mai’. E’ così che nasco, volevo fare il cantautore e scrivere cose d’amore, ma erano veramente brutte, allora per ovviare a questo durante le serate dicevo una idiozia al microfono e funzionava molto di più. Ma dentro di me volevo essere un De Gregori“.

Per quanto riguarda l’insolita location  Zalone ha spiegato che l’intenzione era quella di andare oltre il solito scenario che fa da sfondo ai film italiani “Io e Gennaro cercavamo anche a livello di immagine di dare qualcosa di nuovo. In Italia si fanno tantissime commedie, e bene o male i posti sono sempre quelli, anche perché si gira dove ci sono Film Commission che ti aiutano. Quindi noi in barba alle Film Commission, andiamo nel posto più costoso del mondo, dove una pizza e una birra costano 70 euro. Si parte dalla Puglia, poi la mobilità mi porterà a Lampedusa, fra i profughi, poi in Val di Susa fra i No Tav. Poi in Sardegna. Fino a quando verrò spedito vicino al Polo Nord“. La scommessa è quella di eguagliare il successo del suo ultimo film, Sole a catinelle, uscito nel 2013 e visto da poco meno di 8 milioni di persone, “o si moltiplicano gli italiani o fare di più è impossibile“.

Come sempre Checco Zalone affronta temi attuali e reali con quel pizzico suo di ironia che certamente accompagna lo spettatore al cinema, facendolo pensare ma anche sorridere e noi non vediamo l’ora di vederlo!

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