C’ERA UNA VOLTA IL GRANDE FRATELLO

C’ERA UNA VOLTA IL GRANDE FRATELLO, QUELLO DI PIETRO TARICONE E CRISTINA PLEVANI. COSA NE E’ RIMASTO?

C’era una volta il Grande Fratello… Quando Pietro Taricone e Cristina Plevani nel 2000 cominciarono la loro storia d’amore, tutti quanti, compreso il sottoscritto, si appassionarono al primo reality show del piccolo schermo.

L’idea di spiare gli inquilini di una Casa bunker sicuramente stimolava il voyeurismo degli italiani, ma quell’idea strana, innovativa, che avrebbe cambiato radicalmente il corso della tv era di fatto scansata dalle emozioni che i due riuscivano a suscitare.

Non si sapeva bene cosa sarebbe successo successivamente, in che modo la tv, lo spettacolo in generale avrebbe reagito dopo i famosi 90 giorni di reclusione di quei concorrenti così normali, ma così tanto normali da essere oggi rimpianti.

Com’è cambiato questo Grande Fratello dopo 16 anni?

Ieri sera, nell’edizione Vip di questo reality show che nel corso degli anni (ben 16) è cambiato, spesso si è ammodernato, spesso si è anche imbruttito per poi timidamente risorgere, è andato in onda uno spettacolo di cattivo gusto.

Chi lo segue da sempre, chi ci ha lavorato, si è reso conto che col passare del tempo tutti i concorrenti (parliamo del Gf normale) – sapendo di diventare dei vip, o almeno sperandoci – non erano più naturali.

Molto costruiti, forse troppo. Con tanta voglia di fare soldi (l’edizione del 2012 insegna) e la fretta di andarsi a tirare i capelli dalla D’Urso. Di quelle passioni iniziali, dei litigi (veri), dell’amore nato a favore di istinto e non di telecamera si è persa traccia.

E troppe volte abbiamo assistito a siparietti degni di un luna park, quando non da bar sport. Ma quello che sta accadendo oggi, nel Gf Vip è insolitamente più incredibile.

In sole tre puntate di prima serata, è uscita l’immagine di personaggi già famosi, che dovrebbero dare il buon esempio, più che inaccettabile.

Insulti e figuracce. E’ questo il buon esempio che danno i personaggi pubblici?

Stefano Bettarini che manca di rispetto alla moglie in modo grave, Clemente Russo (alla fine cacciato) che prima offende gli omosessuali, e poi spara una frase altamente maschilista e sessista contro Simona Ventura offendendo tutte le donne e addirittura scomodando i piani alti del Governo (ci voleva così tanto – lo dico all’indirizzo degli autori – per capire che andava squalificato non appena ha apostrofato “rinchiuncello” Bosco Cobos?).

Poi ci si mettono Valeria Marini e Marianna Rodriguez passando le giornate a dirsene di tutti i colori, e sfornando il peggior linguaggio del loro vocabolario.

Ieri sera è saltata dalla poltrona anche Antonella Mosetti, in difesa della figlia Asia, accusata da Giulia De Lellis, fidanzata di Andrea Damante, di essere troppo leggera verso il suo compagno. Era questo il Grande Fratello Vip che avremmo voluto vedere? Rimpiango addirittura l’azzuffata di Antonella Elia con Aida Yespica in una epica puntata de L’Isola dei Famosi.

Perfino Piersilvio Berlusconi pare essere furibondo per la piega cafonal, per usare un temine alla Dagospia, che la trasmissione sta prendendo.

Il Gf Vip chiuderà i battenti?

Il Codacons ne ha chiesto la chiusura, e anche sui social e non solo sono piovute richieste del genere. Il Grande Fratello Vip non chiuderà, tranquillizzatevi (o fatevene una ragione).

Gli interessi sono troppo alti per mandare a monte un programma che resta un fiore all’occhiello della rete. L’auspicio più grande è che gli autori possano modificare le dinamiche di gioco, arrivando anche a eliminare qualcuno, magari a favore di un personaggio di riserva più rassicurante, per portare finalmente un clima non tanto di serenità (il reality è bello anche per le tensioni che si creano) ma di educazione.

Quell’educazione che alcuni di questi vip evidentemente hanno perso durante la loro carriera. O forse, quel che è peggio, non hanno mai avuto.

Andrea Iannuzzi