
Cannes 2025: Jolie, Cruise e De Niro, infiammano il red carpet
Cannes 2025: Jolie, Cruise e De Niro, infiammano il red carpet
Il ritorno delle leggende, la voce del presente e lo sguardo sul futuro in un’edizione memorabile del Festival di Cannes
L’aria rarefatta della Croisette di Cannes ha un profumo inconfondibile quest’anno: quello del mito che ritorna, della leggenda che persiste, e di uno sguardo sul futuro del cinema che passa inevitabilmente attraverso chi ne ha già scritto interi capitoli. Angelina Jolie, dopo quattordici anni di assenza, si riprende la scena di Cannes con la naturalezza di chi non ha mai veramente lasciato il palcoscenico. Madrina del Trophée Chopard, simbolo di
un’eleganza senza tempo, la Jolie si presenta come una figura riflessiva e trasformata: non più solo attrice e icona di stile, ma mentore, produttrice, regista e imprenditrice consapevole. Al Carlton Beach consegna i premi ai talenti emergenti con quella misura che appartiene solo a chi ha attraversato il fuoco della celebrità per approdare alla sostanza. L’evento, celebrato da Caroline Scheufele, conferma un legame profondo tra cinema, arte e impegno, in perfetta armonia con la visione etica della maison Chopard e con la nuova avventura sartoriale dell’attrice, Atelier Jolie, emblema di un lusso che rifugge l’ostentazione per abbracciare l’artigianalità e la sostenibilità.
Intanto, il tappeto rosso diventa schermo per le sue due nuove sfide artistiche: Couture, un’opera in bilico tra moda e identità firmata Alice Winocour, e Without Blood, intensa riflessione visiva sulla memoria e sulla violenza, tratta da Baricco e diretta dalla stessa Jolie. Due lavori distanti, ma uniti da un’urgenza narrativa che oggi definisce il suo cinema.
Robert De Niro, palma d’onore e voce contro le derive politiche
Sul medesimo sfondo, Robert De Niro riceve la Palma d’onore e, con il suo consueto aplomb tagliente, non perde l’occasione per denunciare le derive autoritarie della politica americana, apostrofando Donald Trump come «presidente filisteo». La standing ovation è immediata, e non solo per
la sua carriera monumentale, ma per il coraggio di una voce che, in tempi di ambiguità, non conosce esitazioni. A consegnargli il riconoscimento, Leonardo Di Caprio, quasi a suggellare un passaggio di testimone tra generazioni di giganti.
Non è stato da meno Tom Cruise, che ha acceso il red carpet con la première fuori concorso di Mission Impossible – The Final Reckoning, ultimo atto di una saga che ha ridefinito il concetto stesso di blockbuster. A 62 anni, Cruise incarna ancora l’adrenalina pura, ma senza rinunciare alla nostalgia di un’epopea cinematografica che pare destinata a chiudersi proprio dove tutto è cominciato: nella mitologia del grande schermo.
Tre simboli, un solo palcoscenico: il cinema come specchio del tempo
Tre fuochi diversi, tre traiettorie che si incrociano e si specchiano sullo specchio d’acqua della Croisette: l’introspezione della Jolie, il furore morale di De Niro, l’intramontabile spettacolo firmato Cruise. Cannes 2025, più che un festival, si rivela così un punto di convergenza tra passato e futuro, tra glamour e coscienza, tra divismo e visione. Un atto unico, irripetibile, in cui il cinema torna ad affermare ciò che sa fare meglio: raccontare il mondo mentre lo plasma.
A cura di Katya Malagnini
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Una vita piena di bollicine a tutti!