
“Blu come i tuoi occhi”, una storia travolgente raccontata da Leonardo Zenere
“Blu come i tuoi occhi”, una storia travolgente raccontata da Leonardo Zenere.
L’imprenditore Leonardo Zenere s’impone sulla scena dei più giovani produttori cinematografici in Italia.
Il passato di Leonardo Zenere è stato dunque d’ispirazione per un racconto impetuoso, grazie al regista del film Netflix “The Tape”, Eric Veneziano, che ha descritto il passato del giovane come “qualcosa di travolgente”.
“Blu come i tuoi occhi”, prodotto da Modest Entertainment, è un cortometraggio senza confini, il racconto del giusto compromesso tra amore e dolore, che rivela le divergenze adolescenziali e sottolinea l’estrema importanza delle persone che ci stanno accanto.
Tuttavia, il pubblico protagonista è sicuramente la generazione Z, la più aperta e forse la più problematica, in grado di accogliere una storia intrigante. Dove il protagonista Edoardo, interpretato da Andrea Ciancimino, dopo la morte del padre inizia ad autodistruggersi.
Ancora, questo il perfetto racconto dei giovani e delle loro profonde paure e insicurezze, che spesso nascondono. Dietro un velo di incomprensibili cattiverie capaci di ferire duramente. Un concetto che vuole sottolineare l’importanza della parte genitoriale al giorno d’oggi, forse anche più di quanto non lo fosse un tempo.
“Blu come i tuoi occhi”, sceneggiato da Gabriele Bortolato e Leonardo Zenere, è diretto da Eric Veneziano, mentre Simone Montella è il Direttore della Fotografia. Il film, prodotto da Modest Entertainment, vede anche la partecipazione di Marchio Del Torchio come professore di Edoardo.
Un coraggioso esordio, quello di Zenere, che sceglie di lanciarsi nel mondo del cinema nella doppia veste di produttore e scrittore. Aprendo la strada a una dimensione nuova di intimità nei prodotti del mercato cinematografico italiano. La narrazione di uno stretto rapporto, non sessuale, ma mentale, tra persone dello stesso sesso. Con questo progetto, l’ambizioso Leonardo si pone tra i più giovani ragazzi italiani a produrre in Italia, riconfermando di avere quell’istinto imprenditoriale e creativo a cui già ci aveva abituati.