BENEDETTA MAZZA E STEFANO SALA: QUANDO L’AMICIZIA È UN SENTIMENTO PURO
BENEDETTA MAZZA E STEFANO SALA, ENTRAMBI AL GRANDE FRATELLO VIP, SONO UNA COPPIA CREATA MEDIATICAMENTE, ANCHE DA PERSONE A LORO VICINE, CHE IN REALTÀ NON ESISTE. LA SOLITA LITANIA ITALIANA: PERCHÈ UN UOMO E UNA DONNA NON POSSONO ESSERE AMICI?
Stefano Sala;Benedetta Mazza
Qualcosa (forse) avranno intuito, Benedetta Mazza e Stefano Sala, i due gieffini vip attualmente fra i concorrenti del Grande Fratello, che sono sotto il tiro dei media, soprattutto del web, che li vogliono come una nuova coppia di fidanzati. O comunque prossimi a esserlo.
Se sia una forzatura degli autori, non lo sappiamo. Ma che i due siano grandi amici e si vogliano un gran bene, questo sì.
E’ comprensibile che quest’anno, in assenza di love story che possano ricordare il triangolo Cecilia Rodriguez, Ignazio Moser (continuamente e inutilmente tirati in ballo) e Francesco Monte, ci si debba inventare di tutto.
Tuttavia, così come accadde nel Grande Fratello 12 (edizione Nip) il rischio è solo quello di alimentare la rabbia dei diretti interessati, piuttosto che pane, amore e fantasia. Se non ci sono inciuci, non ci sono.
Ne è una prova lo scontro a fuoco tra Francesco Monte e Alfonso Signorini, per via di Giulia Salemi e di rvm, secondo l’ex tronista, montatii a regola d’arte per suscitare malumori e contrasti fra lui e la influencer.
Adesso è il turno di Silvia Provvedi, che si vedrà piombare Fabrizio Corona in Casa per chiarire e (pare) per tentare un riapproccio fra lui e la cantante de Le Donatella. Qualcuno mormora che Corona non si limiterà a Silvia Provvedi, ma potrebbe sferzare un attacco diretto ai due conduttori.
Benedetta Mazza e Stefano Sala sono molto amici, ma ben distanti da una storia d’amore. Le loro affettuosità, scambiate per effusioni, sono le stesse che i due hanno, al di fuori del Gf Vip, con tutti gli amici. Il punto è che per gli italiani non esiste un rapporto amicale fra un uomo e una donna. Una grande mancanza di cultura e di evoluzione che non può che farci restare alla preistoria.
GIANNI LUPO
