ANGELA DI MONDELLO FIRMA UN CONTRATTO CON LELE MORA: BUFERA SUI SOCIAL

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ANGELA DI MONDELLO, CHE TUTTI CONOSCONO PER IL TORMENTONE “NON CE N’È COVIDDI”, SEMBRA AVER STRETTO UN RAPPORTO DI LAVORO CON L’AGENTE. IL WEB SI INDIGNA E FORSE NON SOLO IL WEB…

C’era da aspettarselo. Ormai in Italia a tutti è concessa la fama. Ai virologi per andare in tv al posto di stare nei propri studi a trovare soluzioni ai problemi attualmente in corso. Agli ex o presunti tali di qualsiasi personaggio, anche di chi non lo è e poi lo diventa. A un ragazzino che riesce a prendere 1.500 euro a ospitata per dire: “Saluta Andonio”. E quindi perchè stranirsi se Angela Chianello, meglio conosciuta come Angela di (o da) Mondello, quella del tormentone (incommentabile) “Non ce n’è Coviddi“, oggi fa la vita di una (finta) star?

Una in più in un calderone che è già debordato da tempo, dal quale continuano però a materializzarsi mostri mediatici, che normalmente popolano i salotti tv, quelli un tempo occupati da divi del cinema, della musica e del piccolo schermo. Divi, si intende. Ma tant’è… Oggi il pubblico si nutre del trash esattamente come del pane, salvo poi in modo furbesco riempire i profili di questi pseudo fenomeni mediatici con insulti di ogni tipo. Gli stessi “furbetti” che però quando incontrano per la strada questi vip che tanto odiano sui social, si mettono in coda con la faccia da pesci lessi per un selfie.

Angela di (o da) Mondello non fa eccezione. Non è giusto giudicarla per il suo passato; parliamo di una donna che ha un trascorso difficile, che ha voluto condividere pubblicamente, ma che è simile a quello di altre migliaia e migliaia di persone. E perchè non approfittarsi di questa improvvisa e faraonica popolarità che quel celebre servizio a Live – Non è la D’Urso trasmesso decine di volte, che all’inizio le aveva procurato non pochi guai, le ha poi regalato?

 

Il problema non è lei, non è di Angela di (o da) Mandello e nemmeno di quella esclamazione “Non ce n’è coviddi” su cui ci hanno giocato, in modo stigmatizzatile, gli italiani prima, per poi giocarci lei dopo. E’ allucinante, diciamocelo, che il nostro Paese in mezzo a una Pandemia epocale, che ha decimato la popolazione e che sta facendo danni più o meno simili a quelli della peste bubbonica, abbia trovato il tempo di ironizzare su qualcosa che andava invece aspramente condannato e dimenticato.

Eppure abbiamo visto di tutto su Angela Chianello: fumetti, canzoni, immagini, gif, video, slogan. Tutto con quella frase, “Non ce n’è coviddi“, che è divenuta in poco tempo un’espressione di uso comune, utilizzata spesso per fare humor. Non stupirebbe nemmeno se l’Accademia della Crusca, visto il precedente caso di “petaloso”, desse la sua benedizione anche per “coviddi”.

Accolta come una diva da sogno da Barbara D’Urso a Live, tempo fa, ora Angela di (o da) Mondello diventa pure cantante. Con tanto di contratto discografico, che gestirà il suo nuovo agente Lele Mora. Colui che ha dato i natali a molti personaggi negli anni 2000, caduto in disgrazia per la vicenda Vallettopoli 1, 2, 3, 4, 5 e chi più ne ha più ne metta, poi risorto dalle sue ceneri come l’Araba Fenice e oggi più interessato evidentemente ad Angela di (o da) Mondello rispetto alle Sabrine Ferilli, alle Simone Ventura o alle Manuele Arcuri dei tempi d’oro.

Ed è per questo che il sodalizio fra i due ha mandato su tutte le furie molte persone, che hanno giudicato la faccenda in modo assai severo. Non risparmiando Angela ma nemmeno Mora, che ormai ci ha abituato nel vederlo in tv a spiattellare i vizi privati piuttosto che le pubbliche virtù dei suoi ex assisti e non. Se va bene a lui, e a loro, come diceva Costanzo: buona camicia a tutti.

L’Italia più in basso di così non potrebbe cadere, ma forse sarebbe l’ora che i vertici delle reti tv cominciassero ad alzare la testa, ascolti e non ascolti, per riequilibrare l’assetto editoriale in maniera più autorevole e meno scadente. Perchè è vero che in tempi di Pandemia un po’ di leggerezza non fa male, ma non per questo bisogna legittimare lo squallore nel quale il piccolo schermo da troppo tempo sta navigando a vista.

ANDREA IANNUZZI

 

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