
Alfonso Signorini ricoverato in ospedale, ecco cosa ha detto il conduttore
Alfonso Signorini svela di essere stato in ospedale, le parole sul ricovero
Signorini in ospedale, il conduttore dedica parole speciali a medici e infermieri
Tramite un editoriale pubblicato sull’ultimo numero del settimanale Chi in edicola da ieri mercoledì 1 giungo Alfonso Signorini ha rivelato di essere stato da poco in ospedale.
Il noto conduttore non si è lasciato sfuggire molti dettagli in merito al motivo del suo ricovero e sulle sue attuali condizioni di salute. Ci ha tenuto però a ringraziare il personale sanitario per il loro incredibile operato.
Queste le parole di Signorini: “Di recente mi sono ricoverato al San Raffaele, eccellenza ospedaliera alle porte di Milano. Ne sono uscito più ricco. Ho conosciuto medici straordinari, che svolgono il loro lavoro con entusiasmo e dedizione assoluta. Arrivano alle 9 di sera dopo una lunga giornata tra corsie e sale operatorie e che trovano ancora il tempo per venire in camera tua, nonostante la stanchezza stampata sul volto, a chiederti come stai”.
Alfonso Signorini ha continuato dicendo: “Esistono infermieri e infermiere che sanno ancora abbracciare, che conoscono anche il valore di una buona parola, e anche il gusto di una sana risalta per sdrammatizzare l’attesa del responso di un esame”.
Durante il suo ricovero gli è stata anche somministrata l’anestesia. In merito a ciò ha detto: “Mentre mi trovavo dietro un paravento in attesa dell’anestesia (è il momento più brutto, in cui ti senti veramente solo), è venuta una dottoressa che non conoscevo, semplicemente per dirmi grazie per farle ogni settimana compagnia con i miei editoriali. E le sue parole, così affettuose, così sentite, in quel momento per me sono state una carezza d’amore”.
Alfonso Signorini ha poi concluso con queste parole: “Ho respirato a pieni polmoni, non solo per il sole che mi scaldava la pelle e l’aria che sapeva d’estate, ma perché avevo davvero toccato con mano l’amore. Sì perché l’amore esiste anche e soprattutto quello che si manifesta tra persone che non si conoscono e che ci fa sentire connessi, empatici con la vita e il cuore degli altri. Non è retorica, credetemi, è qualcosa di bello, a cui non siamo abituati. E se la sofferenza serve a qualcosa, certamente serve anche a prendere coscienza di questo”.
A cura di Sara Fonte
Una vita piena di bollicine a tutti!