ALASSIO: TONY HADLEY, VILLAGE PEOPLE E BONEY M MANDANO IN DELIRIO LA CITTÀ

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ALASSIO: LA PRIMA EDIZIONE DEL “WHEN WE WERE KIDS”, MEGA CONCERTO CHE HA RIUNITO TRE GLORIE DELLA MUSICA ANNI ’80, SI È CHIUSA CON UN SUCCESSO CLAMOROSO

Un incontro tra generazioni che sembrava impossibile. Eppure ieri sera, in riva al mare, ad Alassio in Liguria, il miracolo è successo. Il mega conerto When We Were Kids, tenuto dai Village People, Tony Hadley (storico leader degli Spandau Ballet) e Boney M, ha radunato tutti coloro che negli anni ’80, ma anche di leve più recenti, si sono emozionati grazie alla loro musica.

Un evento organizzato per celebrare quegli anni, portando sullo stesso palco tre camaleonti della canzone, che forse mai come oggi ci fanno capire quanto i tempi, al di là delle mode, degli usi e dei costumi che si modificano, siano davvero cambiati.

Nelle aree del concerto si incrociavano tantissime persone di tutte le età, quelle dai capelli più grigi, quelle dai capelli più tinti, o quelle che i capelli li hanno persi del tutto, per finire a ragazzotti che si sono appassionati a questi tre miti per sentito dire da mamma e papà. Ma è una grande festa, che ha trasformato Borgo Barusso (luogo del raduno musicale) in un vero e proprio stadio.

Basti pensare che l’intera passeggiata a mare si era trasformata in un lungo street food con stand gastronomici, e interminabili file per assaggiare prodotti tipici della Liguria e bere fiumi di vino a volontà. Una novità curiosa per la Città del Muretto. A memoria non si ricorda un evento simile, in questa località.

Più di due ore di schitarrate, di melodie da brivido, di parole e poesie che hanno fatto da colonna sonora davvero alla gioventù di tanti di noi, e che ancora oggi sia nelle radio, sia in tv, sono pezzi e suoni stramoderni. Forse perché questi artisti d’antan (per usare un termine alla francese) avevano un’aurea che oggi, mi spiace doverlo sottolineare, ma le new generation di musicisti non hanno più.

TUTTA ITALIA SOTTO IL CIELO DI ALASSIO

Per ammirare e ballare con i fab 3, sono giunte persone da tutta Italia. Gli alberghi, quelli rimasti aperti, hanno registrato l’over booking. E dire che poter entrare a questo “festivalone” non è che costasse poi così poco: i più “modesti” che si sono accontentati di un posto in piedi, hanno pagato 50 euro a testa. Chi invece si è seduto, e ha approfittato della vip lounge e della cena, ha sborsato anche dalle 150 alle 300 euro circa a testa.

Ad aprire le danze Tony Hadley, forse il più conosciuto e commerciale dei tre. Non solo perché lui è il leader indimenticabile di uno dei gruppi pop più importanti di quell’epoca, ovvero gli Spandau Ballet, ma anche perché negli ultimi anni si è spesso visto ospite in tante trasmissioni televisive italiane.

Qualche ruga e qualche chilo di troppo ci sono, ma la sua voce e la sua verve restano quelle di sempre. Vista dall’alto la platea sembrava un tappeto di cellulari illuminati, dato che quasi tutti gli ospiti hanno passato il tempo a ballare e a fare riprese ricordo.

La serata è continuata con i Boney M che, stando alle statistiche, hanno venduto più di 130 milioni di dischi (quando esistevano) nella loro carriera. Suoni divertenti, un po’ folk soprattutto all’inizio, hit dance che hanno rallegrato l’atmosfera un po’ infreddolita per le temperature  e anche per le attese tra un’esibizione e l’altra.

Conclusione con exploit assieme ai Village People (gestiti nel booking da MN2S https://mn2s.com/booking-agency/live-roster/village-people/), altro gruppo storico, che ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico presente. Questo appuntamento alassino, denominato When We Were Kids, fortemente voluto e organizzato da Giampiero Colli del ristorante Sail Inn di Alassio, si chiuso con un successo clamoroso e la promessa di un bis il prossimo anno.

 

Dal nostro inviato ANDREA IANNUZZI

(foto Emerson Fortunato)

 

 

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