
Al Bano: caro Putin, ti scrivo…
IL LEONE DI CELLINO SAN MARCO CI PROVA… UNA LETTERA PER METTERE FINE A “QUESTA TRUCE FOLLIA”
Il cantante si sarebbe rivolto direttamente al presidente, con la speranza che, anche grazie alla sua azione, possa cessare la guerra in Ucraina
Al Bano Carrisi è molto celebre e amato in Russia, per questo, in passato, è stato ricevuto personalmente persino da Vladimir Putin. Per lui avrebbe cantato cinque volte, anche in occasione del compleanno della attuale moglie. Forte della conoscenza con il Presidente e, ovviamente, contrario al conflitto attualmente ancora in corso in Ucraina, il cantante pugliese ha deciso di scendere in prima linea, impugnando una penna…
NON È AMICIZIA MA…
«Ci siamo visti a Verona, siamo stati insieme a Budapest, ci sono stati baci e abbracci, però da qui a parlare di amicizia ce ne passa», ha sottolineato il 79enne. Però, in nome della loro “frequentazione”, ha deciso di inviare al presidente russo una missiva, con la richiesta di mettere fine a quella che definisce una “truce follia”.
SENTE IL DOVERE DI DIRE QUALCOSA
Queste le parole usare da Al Bano: «Caro Putin, so che sei molto “impegnato” in azioni che seminano solo drammi e distruzione e mi sembra anche di capire che non ci sia, da parte tua, alcuna intenzione di mettere un punto a questo grande atto di follia, ma io qualcosa sento il dovere di dirtela».
L’ORRORE DELLE BOMBE E DELLA FUGA…
La missiva di Carrisi continua con: «Tu che sei il “grande” Putin, tu che sei il capo di Stato ma che sei anche padre; tu che la sera hai la possibilità di andare a dormire nella tua casa, nel tuo letto, sicuramente con i tuoi figli, per un attimo, solo per un attimo, fermati a pensare a coloro i quali si vedono cadere addosso le bombe e che devono fuggire dalla propria casa. Pensa a quei bambini che avrebbero diritto alla vita e che, invece, sono costretti a conoscere la morte, senza avere la possibilità di viversi appieno il “disegno” per cui sono venuti al mondo. Per un attimo, se ci riesci, pensa a questa drammatica verità».
CHIEDE A PUTIN DI PENSARE AI 10 COMANDAMENTI
La lettera termina così: «Pensa ai dieci comandamenti che, al quinto, recita “non uccidere”: il buon Dio avrà pur voluto dire qualcosa! E poi, se ne sei capace – ed io so che ne sei capace – blocca questa truce follia che, prima di te, è già stata percorsa da Hitler, da Mussolini e da tanti altri. Fermati finché sei in tempo: il mondo ti ringrazierebbe». Chissà se con queste accorate parole, esattamente come fa con la sua musica, Al Bano riuscirà ad arrivare al cuore di Putin, aprendo così uno spiraglio per dire basta alla guerra! Noi ci speriamo…
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A cura di Laura Farnesi
Una vita piena di bollicine a tutti!