
A GIORGIO ARMANI IL PREMIO PARETE
A GIORGIO ARMANI IL PREMIO PARETE.
Con una cerimonia rigorosamente on line, Giorgio Armani riceve il Premio Parete.
Il premio Parete 2020, come era stato anticipato il giugno scorso, è stato consegnato allo stilista. La motivazione: “Per la sua personalità straordinaria che ha fissato un’inconfondibile impronta su un’epoca e che, ancora oggi, lo rende l’icona italiana per eccellenza nel mondo”.
Alla cerimonia che si è tenuta in diretta streaming dall’Università Bocconi di Milano. Sono intervenuti: Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi; il generale di divisione Gianluigi D’Alfonso, comandante regionale Abruzzo della Guardia di Finanza.
Il premio è dedicato alla memoria del finanziere abruzzese Ermando Parete, superstite del campo di sterminio nazista di Dachau.
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Questo riconoscimento oltre allo stilista e imprenditore Giorgio Armani. Lo hanno ricevuto le personalità: Vittorio Colao e Giovanni Tamburi, premiati rispettivamente nel 2018 e nel 2019, sempre in Bocconi.
Tuttavia Giorgio Armani è intervenuto durante l’evento. Dopo i ringraziamenti, riferisce, così parole di gratitudine e riflessione.
“Ermando Parete rappresenta il coraggio e la memoria, qualità fondamentali, soprattutto oggi, che si tende a dimenticare e a voltare spesso lo sguardo altrove di fronte ai problemi e alle ingiustizie. Ma sappiamo bene che senza memoria non può esserci futuro e nemmeno innovazione.
Senza ricordo di quello che è stato non si può costruire nulla, perché ci vogliono le fondamenta o tutto crolla. Proviamo a chiederci che cosa sia necessario avere, cosa vogliamo davvero essere, per lasciare alle future generazioni un mondo più vivibile.
È un compito che ci rimette in gioco, che va nutrito di memoria e di azione. Ora che tutto è virtuale, abbiamo il dovere di coltivare il sentire: quel sentimento collettivo che ci avvicina e unisce, e che ci rende degni di questo dono unico che abbiamo ricevuto, la vita”.
Così ha concluso lo stilista.
A cura di Redazione
Una vita piena di bollicine a tutti!