VIRGINIA RAFFAELE, IL MONOLOGO CONTRO L’OMOFOBIA A “FACCIAMO CHE IO ERO”

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VIRGINIA RAFFAELE, LO SPLENDIDO MONOLOGO CONTRO L’OMOFOBIA IN DIRETTA SU RAI 2

virginia raffaele3.296.000 spettatori pari al 14.6% di share, sono stati, ieri sera, incantanti dallo spettacolo di Virginia RaffaeleFacciamo Che Io Ero” in diretta su Rai 2.

Definito da molti come “Il capolavoro di Virginia“, la prima puntata dello spettacolo che prende il nome da una frase detta dai bambini quando vogliono fingere di essere qualcun altro, la Raffaele, in poco più di due ore di spettacolo, partendo da un interpretazione di se stessa, si è reinventata in diversi ruoli, passando da Manuela Arcuri fino a giungere a Donatella Versace.

Tra i tanti momenti che hanno animato la serata, uno splendido monologo sull’omofobia ha letteralmente incantato il pubblico.

‘Ci sono paure reali e paure immaginarie. –incalza l’artista– Ieri era la giornata mondiale contro l’omotransfobia. Era una giornata contro la paura. Ora, in un Paese come questo devastato dalla crisi economica, dalla permanente instabilità politica che deve fronteggiare terremoti, affrontare il dramma del lavoro, resistere ad Equitalia, ancora si ha la testa, si ha lo spirito e si trovano le energie per avere paura di chi vuole amarsi semplicemente come gli pare. Ma è mai possibile. Forse tra tutte le paure questa è la più stupida. No? Dicono tutti così’.

Trasformando, così, un momento apparentemente comico in un vero e proprio attacco all’omofobia.

A cura di Michele Di Tommaso

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