ROMINA FALCONI “UN FILO D’ODIO”
Romina Falconi e’ una delle artiste italiane che s’ispira al mito della donna degli anni ’80 in chiave più alternativa e innovativa. L’abbiamo conosciuta sul palco di Sanremo nel 2007 come corista di Eros Ramazzotti, protagonista di un talent show “X Factor” e ora la incontriamo in un’intervista esclusiva per la presentazione del suo ultimo Ep, “Un filo d’odio”, da cui ha estratto il singolo “Maniaca”.
Si completa così la sua trilogia musicale cominciata ad inizio 2014 con, “Certi sogni si fanno” è continuata con il secondo Ep,” Attraverso” e finisce con “un filo d’odio” e un bellissimo video con il modello Antonio Palmentieri.
In “Maniaca”, pezzo di punta del tuo disco, si parla d’amore a cosa ti sei ispirata?
“Con questo singolo volevo rappresentare l’amore e le fantasie di vari tipi di donne quando sono davvero prese da qualcuno tanto da diventare delle vere “maniache”. Nella musica italiana si rappresenta la donna sempre come un essere cosparso di cuoricini e romanticismo, invece io volevo far rivivere le fantasie quelle autentiche di una donna “comune” come può essere una cassiera, protagonista del video.”
Te che genere di donna ti definiresti?
“Esteriormente mi sento un po’ Betty Boop, ma con un animo da signorina Silvani.
Amo il genere di donna degli anni ’80, originale, dignitosa e con più carattere, ora lo stereotipo di donna è diventato più fragile, romantico e sognatrice.”
I tuoi fans avrebbero voluto vederti sul palco di Sanremo, cos’è’ andato storto?
“Penso che il pubblico di Sanremo non sia ancora pronto ad alcuni tipi di tematiche. Io e Immanuel Casto abbiamo presentato un brano molto forte, “Finche’ morte non ci separi”, con il quale affrontavamo il problema della violenza sulle donne. Avevamo scelto come ospite d’eccezione Conchita Wurst.Sapevamo che sarebbe stata molto dura arrivare sul palco, ma abbiamo comunque tentato, andrà meglio l’anno prossimo.”
