MARY CARBONE: CON ALICE GIORGIA LA MIA VITA È UNA MERAVIGLIA

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MARY CARBONE È DIVENTATA DA POCO MAMMA. E IL SUO AMORE PER LA FIGLIA ALICE GIORGIA HA CAMBIATO RADICALMENTE LA SUA VITA. OGGI IL SUO TEMPO È SOLO PER LA BIMBA. E OVVIAMENTE PER IL MARITO MARCO MASCI CON CUI SI È DA POCO SPOSATA

Mary Carbone è oggi l’emblema della felicità. La nascita di sua figlia, Alice Giorgia, avuta con il neo marito Marco Masci, ha portato una ventata di gioia della sua casa a tal punto da aver deciso di dedicare tutto il suo tempo alla bimba. Perché, dice la ex pupa, non la lascerebbe in mano a nessuno.

Come stai vivendo la tua prima maternità?

E’ una cosa bellissima perché ogni volta che guardo mia figlia mi incanto. E’ davvero meraviglioso, anche se devo ammettere che non è una passeggiata. I bambini quando sono così piccoli hanno un bisogno continuo del contatto con la mamma. Io sto con lei 24 ore al giorno, mi dimentico di tutto quello che mi circonda. Non riesco a pensare a nient’altro. Tutto il mio tempo lo riservo alla mia bimba.

Insomma è impegnativo essere madri?

Molto, perché io, a differenza di altre mamme, non ci penso nemmeno a lasciare la bimba in mano a qualche baby-sitter o a qualche tata. Lei deve stare con me, sempre. Dormiamo addirittura insieme nel lettone, la sua culletta c’è solo per arredamento. Per cui è impegnativo, ma al tempo stesso una gioia immensa.

Quando hai saputo di essere rimasta incinta, come l’hai detto a tuo marito?

Sono scoppiata di felicità appena l’ho saputo, perché era quello che desideravo. Anzi, preciso, sia io che mio marito Marco lo volevamo. Nostra figlia l’abbiamo cercata, non è capitata per caso, per cui appena ho fatto il test di gravidanza e ho scoperto di essere rimasta incinta mi sono commossa. Lui era con me quando ho fatto il test, ed è stato proprio Marco a vederlo per primo perché io ero troppo in ansia. Essendola di carattere, avevo paura del risultato. Invece per fortuna abbiamo ricevuto questo grande dono.

Il lieto evento come ha cambiato la vostra famiglia?

Ci siamo uniti molto più di quanto non lo fossimo già prima. E’ cambiata in meglio, ci siamo responsabilizzati anche di più, perché prima eravamo abituati a fare vita mondana, a viaggiare, a prenderci i nostri spazi. Oggi con lei tutto è cambiato, la nostra vita è la sua. Io, a esempio, alle 21 di sera sono già a letto, cosa che prima non sarebbe mai capitata. Ecco perché per il momento evitiamo perfino di uscire al di fuori delle ore diurne, vogliamo che cresca in pace e serena.

Tu e Marco vi siete sposati da poco, eppure eravate fidanzati da tempo.

Noi c’eravamo conosciuti da 3 anni circa. Ci siamo fidanzati, e poi sposati prima che nascesse la bambina. Abbiamo deciso di unirci in matrimonio con il rito civile a Palazzo Reale, perché ci sembrava giusto essere genitori sposati. Tuttavia le nozze religiose non le abbiamo ancora fatte, e pensiamo a una grande festa, dove invitare tutti, molto più avanti, quando la bambina potrà camminare. E sarà lei a portarci le fedi all’altare.

Cosa ti è piaciuto di Marco, a tal punto da averlo sposato?

Il suo amore nei miei confronti. Io l’ho messo alla prova in tutti i modi, però la sua forza e i suoi sentimenti mi hanno conquistata. Quando vedi un uomo come lui, che si fa in quattro per la sua donna, e che farebbe qualsiasi cosa per te, capisci che è importante. E poi mi piace perché mi comprende molto, non è il classico maschilista, sa rispettare la propria moglie. Insieme ci compensiamo davvero tanto. Io con lui sono serena, così come non la ero mai stata prima con nessuno.

Avete scelto insieme Alice Giorgia come nome da dare alla vostra bimba?

Si, fino all’ultimo eravamo un po’ indecisi, ma li abbiamo scelti insieme. Alice ci faceva pensare a una bambina allegra e gioiosa, proprio come nella favola, ed è quello che ci auguriamo per nostra figlia. Giorgia invece è la bambina di 16 mesi che è sopravvissuta al terremoto in Abruzzo. Ed essendo Marco di Amatrice, abbiamo deciso di mettere ad Alice anche questo secondo nome, che simboleggia il miracolo, la forza e la speranza.

Come vedi il futuro?

Io amo la normalità, per cui vedo una famiglia normale, una vita tradizionale, con tanta tranquillità. Stiamo decidendo se trasferisci a Busto Arsizio, che è una località più a misura d’uomo e anche più vivibile per la piccola. Importante è che qualsiasi cosa decideremo di fare sarà per rendere sempre più equilibrata la vita della nostra Alice Giorgia.

 

Andrea Iannuzzi

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