LE ORE: VENT’ANNI FA SPARIVA DALLE EDICOLE IL PIÙ CELEBRE PERIODICO PORNOGRAFICO ITALIANO

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LE ORE SETTIMANALE, STORICO MAGAZINE A LUCI ROSSE, HA CESSATO L’ATTIVITÀ NEL 1996, MA SOLO NEL 1998 VENNE RITIRATO DEFINITIVAMENTE DAL MERCATO. DA QUEL MOMENTO È COMINCIATA  L’ERA INTERNET

I collezionisti vendono a decine e decine di euro le ultime copie rimaste in giro del settimanale Le Ore, il più famoso giornale pornografico italiano, nato in realtà negli anni ’70 come rivista cinematografica, per poi trasformarsi in un magazine erotico e, nel 1983, voltare pagina e divenire un rotocalco a luci rosse in piena regola. Il primo nel nostro Paese e, per questo, l’unico che si ricordi di quella trasgressiva parentesi dell’editoria che non esiste più.

La prima diva del settore a stringere una collaborazione con il celebre periodico (che poi venne affiancato da altri magazine come Super LeOre, Le Ore Poket, Le Ore Mese, Odeon, Caballero, Le Ore Mini) fu Ilona Staller, che contribuì al successo internazionale della testata e, soprattutto, a farlo entrare nel nostro costume.

Il primo numero completamente trasformato in un giornale porno, con Cicciolina in cover, venne promosso con maxi affissioni in tutte le grandi città, assieme a uno slogan che resterà nell’immaginario collettivo: Le Ore, il settimanale che scotta! Era la prima volta che gli italiani sdoganavano in quel modo così pubblico un settore, le luci rosse, fino a quel momento in ombra.

Dopo qualche anno la rivista trascorse un periodo di crisi, anche per la nascita di una vera e propria concorrenza spietata. Per gli amanti del genere sarà facile ricordare il diretto alterego, ovvero Men. Un altro successo editoriale, forte di un periodo propizio per quel campo. Infatti tramite queste riviste si potevano acquistare i primi film hard in Super 8, o in Vhs e Beta Max, tutti formati che andavo per la maggiore.

Nel 1987 poi, a riportare Le Ore agli antichi splendori, ci pensò Moana Pozzi, con una collaborazione che la tenne impegnata con la rivista fino al 1994, anno della scomparsa della pornodiva. Per la copertina di Le Ore hanno posato le più grandi attrici dell’ambiente: da Marina Lotar, a Palona Senatore, d Lilli CarratiKarin Schubert, da Ramba a Olinka Wild (sosia di Marilyn Monroe).

Dopo il decesso della Pozzi, l’ingresso di Ilona Staller in politica (e la lotta per il figlio Ludwing), l’avvento di internet e la concorrenza sempre più massacrante, nel 1996 vennero smesse le produzioni di servizi fotografici mirati, e nel 1998 Le Ore fu ritirato definitivamente dal mercato. Chiudendo così un’epoca.

ANDREA IANNUZZI

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