L’ARTROSI DEL GINOCCHIO: LE NUOVE TERAPIE

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L’ARTROSI DEL GINOCCHIO: LE NUOVE TERAPIE PERMETTONO UNA GUARIGIONE PIU’ RAPIDA E UNA RIPRESA SPORTIVA ANCHE PER I PAZIENTI MENO GIOVANI

Luigi Mazzoleni

DOTT. LUIGI MAZZOLENI
SPECIALISTA IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
CHIRURGIA PROTESICA E ARTROSCOPICA DI ANCA E GINOCCHIO
Dirigente medico Divisione di Ortopedia presso Istituto Clinico Città Studi di Milano
www.ortopedicomilano.it
riceve a: Milano – Roma – Monza – Brindisi – Palermo – Marsala – Crotone – Brescia
per appuntamenti: 346866510  – email: pazienti.mazzoleni@gmail.com

La patologia artrosica del ginocchio ha una diffusione piuttosto elevata, sia per l’aumento dell’età media che per l’incidenza maggiore dei traumi sportivi e pregressi interventi chirurgici. Infatti lo studio di nuove terapie sia conservative che chirurgiche è in continua evoluzione.

Una novità che stiamo iniziando ad utilizzare da qualche mese dopo le promettenti esperienze negli U.S.A. sono le infiltrazioni con le cellule staminali, prelevate dall’adipe dell’addome. E’ una procedura minimamente invasiva ma che può dare dei grossi risultati.

E’ indicata principalmente in pazienti relativamente giovani, ma con una usura cartilaginea delle articolazioni molto avanzata, che vogliono ancora aspettare a sottoporsi ad un intervento di protesi. Oppure per quei pazienti già molto anziani, le cui condizioni non sono ottimali per sottoporli a interventi troppo invasivi.

Da sottolineare che questa tecnica non è un sostitutivo della protesi di ginocchio o anca, ma permette di allungare la vita dell’articolazione e sottoporla all’intervento dopo alcuni anni.

Non ci devono però più spaventare gli interventi di chirurgia protesica. Sono ormai molto meno invasivi, risparmiano grande quantità di tessuto biologico e la perdita di sangue è modesta. Anche la durata dell’operazione si è ridotta notevolmente, e il recupero post-operatorio è piuttosto veloce.

Questo è permesso anche da nuovi tipi di protesi, in particolare le protesi su misura. I classici impianti protesici vengono adattati al ginocchio del paziente ma in questo caso, tramite alcuni semplici e veloci esami preoperatori, vengono creati strumentari con stampanti 3D e impianti specifici solo per quel paziente. Per fare un esempio, è come andare a comprare un abito sartoriale su misura rispetto a comprare un abito della propria taglia in un normale negozio.

I vantaggi sono evidenti per il paziente.

Per chi invece ha un artrosi al ginocchio solo parziale, vengono utilizzate da alcuni anni delle mini protesi (dette monocompartimentali) che permettono di preservare gran parte del ginocchio. Ne facciamo numerose e in pazienti anche giovani, col ritorno ad attività sportive a basso impatto…nonostante qualche paziente poco cosciente ha addirittura ripreso sport come calcio e tennis.

Si può pertanto concludere che la chirurgia del ginocchio ha raggiunto altissimi livelli di qualità, e non ci deve essere più paura ad affrontare questo tipo di procedure, soprattutto per gli ottimi risultati che si hanno nel post-operatorio.

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