HARVEY WEINSTEIN: SPUNTANO SMS D’AMORE INVIATI ALL’UOMO DALLA SUA PRINCIPALE ACCUSATRICE

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HARVEY WEINSTEIN È STATO IL CAPOSTIPITE DI UNA VERA RIVOLUZIONE NEL SISTEMA DELLO SHOWBIZ, SCOPERCHIANDO LA PENTOLA SU UN PRESUNTO GIRO DI MOLESTIE SESSUALI TRA PERSONAGGI POTENTI DEL SETTORE AI DANNI DI GIOVANI E MALCAPITATE ATTRICI PROVETTE. TUTTAVIA ORA C’È UN NUOVO COLPO DI SCENA

Harvey Weinstein viene ricordato come il molestatore. Il potentissimo e plurimiliardario produttore cinematografico americano che per tutto il corso della sua carriera avrebbe abusato sessualmente di tante attrici al suo servizio, o comunque proposto loro dei compromessi per poter lavorare nei suoi film.

Ci sono personaggi come Asia Argento che hanno organizzato vere e proprie crociate ai danni di quest’uomo, forti di un’ondata mediatica senza precedenti che ha spazzato via il produttore come una foglia al vento. Si è sempre parlato di dubbi e perplessità in queste accuse, ma nessuno (faceva più comodo) era disposto a credere che sotto sotto ci fosse un complotto allargato.

Eppure, torando ad Asia Argento, il suo ex compagno Morgan, con cui l’attrice è diventata madre, aveva raccontato di come lei e Weinstein fossero sempre andati d’accordo. Di come lei lo trattasse anche male, e di come parlasse bene del produttore al fidanzato. Ma siccome la notizia era in contraddittorio con il caos massmediatico di quei mesi, è passata inosservata.

Oggi qualcosa però sembra cambiare, e potrebbe portare alla luce quei dubbi e quelle perplessità che in molti hanno sempre avuto. “Mi manchi omone mio”, “Spero di vederti appena possibile”, “Apprezzo tutto quello che fai per me”, “Ti amo sempre, solo mi dispiace essere una semplice distrazione occasionale”. Ecco alcuni dei messaggi presentati in aula a New York dall’avvocatore difensore di Harvey Weinstein durante la causa per violenze sessuali e che hanno spiazzato tutti: sono stati scritti dalla principale accusatrice al produttore hollywoodiano mesi e anni dopo l’avvenuto episodio.

La donna – come scrive il TG Com –  anonima negli atti processuali come le altre che chiedono la condanna dell’ex produttore, accusa Weinstein di averla stuprata in una stanza d’albergo di Manhattan nel marzo 2013.

L’avvocato Benjamin Brafman, che difende Weinstein nella causa in corso a New York, ha presentato in aula il testo di centinaia di messaggi inviati anche anni dopo il fatto. E sempre dopo il presunto stupro l’accusatrice sarebbe andata a incontrare il produttore hollywoodiano insieme alla madre “rimasta molto ben impressionata dall’incontro”. A questi messaggi, Weinstein rispondeva sempre in maniera formale e distaccata con un “I miei rispetti“.

L’apertura di questo archivio ha avuto un impatto notevole in aula e ha spiazzato tutti. Tanto che Brafman si è spinto a chiedere l’assoluzione del suo cliente e la chiusura del processo.

ANDREA IANNUZZI

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