GRANDE FRATELLO VIP: GIULIA DE LELLIS A RISCHIO SQUALIFICA?
GRANDE FRATELLO VIP: LA FIDANZATA DI ANDREA DAMANTE CONTINUA A FARE UNA GAFFE DIETRO L’ALTRA. MA IN UNA SOLA SETTIMANA HA FATTO DUE CONSIDERAZIONI SUI GAY CHE POTREBBERO PROCURARLE PARECCHI PROBLEMI. SE LA PRIMA È PASSATA INOSSERVATA, LA SECONDA PUÒ EFFETTIVAMENTE COSTRINGERE GLI AUTORI A CORRERE AI RIPARI
Che Giulia De Lellis, attuale concorrente del Grande Fratello Vip, fosse polemica di natura lo si era notato l’anno scorso quando nel reality vi partecipava il suo fidanzato, l’ex tronista e attuale dj Andrea Damante.
Gli scontri al veleno fra lei e Asia Nuccetelli erano continui, e sono seguiti anche dopo la fine del programma. La De Lellis accusava la figlia di Antonella Mosetti di tentare di sedurre il suo ragazzo con termini e toni spesso fuori luogo. Tanto che anche spesso Alfonso Signorini era intervenuto per sottolineare questo aspetto.
Oggi dalla casa di Cinecittà la gieffina ne sta sparando una più grossa dell’altra. Ma se per quasi tutti i temi al massimo rischia di fare una pessima figura lei come persona, nell’ultima settimana ha fatto alcune considerazioni sui gay che sono a dir poco allucinanti.
Dapprima si era lasciata scappare che secondo lei i figli dei gay diventeranno gay. Frase diseducativa, che dimostra anche – permettetecelo – un po’ di ignoranza sul tema. La seconda è che se un gay o un drogato le chiedesse un tiro di sigaretta, poi non la fuma più (palesando un paragone allucinante, e una forma di ingiustificato rigetto).
Insomma ce la mette tutta la De Lellis per farsi cacciare, poiché, come era inevitabile, sono sorte polemiche dappertutto. E le associazioni di categoria si stanno muovendo per chiedere con fermezza che la produzione Endemol sia più rigida sui controlli.
In una puntata, quella di stasera, in cui i fari sono puntati su chi uscirà dalla casa tra Serena Grandi (che siamo certi si salverà, per l’amore che il pubblico prova per lei) e Lorenzo Flaherty (che non gode di un forte apprezzamento), potrebbe anche essere discusso il caso De Lellis, e con conseguenze per ora ignote.
ANDREA IANNUZZI
