FABIO MANCINI. UN TOP MODEL ITALIANO ALLA CONQUISTA DEL MONDO

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FABIO MANCINI. UN TOP MODEL ITALIANO ALLA CONQUISTA DEL MONDO

fabio manciniÈ uno dei top model più affascinanti del nostro Pianeta. Fabio Mancini, classe ’87, fisico scolpito e sguardo magnetico. Nato in Germania, da padre di origini italiane e madre indiana-italiana, si trasferisce in Italia quattro anni dopo la sua nascita. È il primogenito di due fratelli. Mancini comincia la carriera di modello a 23 anni e soprattutto inaspettatamente, quando, per ironia della sorte, viene scoperto per caso per le strade di Milano da un attento talent scout. Rappresentato in Italia dall’Agenzia d’men (d’management Group Milano), è uno dei primi modelli italiani a sfilare per Giorgio Armani ed Emporio Armani e da quel momento non si è mai più fermato, lavorando per numerosi brand, sia italiani che internazionali. Sempre per Armani è stato l’unico indossatore a calcare le passerelle per 35 volte consecutive, realizzando inoltre più di 7 campagne pubblicitarie. Re Giorgio lo ha scelto anche come nuovo volto testimonial di diverse linee tra cui: Emporio Armani Underwear e Armani Jeans. Abbiamo incontrato Fabio Mancini durante la scorsa settimana della moda  milanese, prima che partisse per Parigi e ci ha rilasciato una piacevole intervista.

Come è iniziata la tua avventura professionale nel fashion business?

Per prima cosa ringrazio la redazione di BollicineVip, per questa intervista. La mia “avventura” è iniziata per puro caso! Inizialmente, non ci crederete, volevo diventare professore di educazione fisica, un lavoro totalmente diverso da quello che faccio. Poi un giorno, passeggiando per Milano, ho incontrato un talent scout, Massimo Curella, che purtroppo è mancato cinque anni fa, mi ha fatto questa proposta perché conosceva delle persone che lavorano da Armani. Inizialmente ero un po’ scettico, la mia situazione familiare in quel periodo era un po’ complicata e non volevo rischiare, ma poi mi sono convinto. Sono stato inserito direttamente nel team Armani e da lì è iniziata la mia avventura professionale.

Iniziare la carriera con Giorgio Armani non è da tutti. Ti sentì un privilegiato?

Beh, sicuramente iniziare con Giorgio Armani è un privilegio, in tanti fanno salti mortali per raggiungere i propri obbiettivi, ma devo anche dire di essere stato fortunato nel trovare la persona giusta che mi ha dato questa grande opportunità.

Rappresenti la bellezza italiana nel mondo. Il sito web Models.com ti ha definito uno degli uomini più sexy del momento. Oggi però in Italia i modelli italiani sono sempre di meno e i brand danno più spazio agli stranieri. Tu cosa pensi a riguardo e che rapporto hai con i tuoi colleghi?

Posso solo dire di essere molto soddisfatto di collaborare con brand italiani come Armani e Dolce&Gabbana. Da italiano per me è un onore. Lo ammetto, non ho molte amicizie tra i miei colleghi, perché scindo il lavoro con la vita privata, ma sono contento che, i pochi modelli italiani che ci sono, stiano crescendo professionalmente. È vero, i brand scelgono spesso ragazzi di altre nazioni, ma purtroppo sono scelte di mercato che non posso giudicare.

Hai vissuto tante esperienze nel “fashion”, ma qual è stata la più significativa per te?

Senza alcun dubbio, la prima sfilata per Armani è stata la più bella. Poi ricordo con piacere l’esperienza con Dolce&Gabbana. Ho avuto un’ascesa incredibile e questo mi gratifica giorno per giorno.

fabio manciniChe rapporto hai con i tuoi fan?

Ottimo, mi contattano tantissime persone sui Social e rispondo ad ogni richiesta. Non amo passare per un “bello impossibile”, credo che l’umiltà sia la prerogativa per avere successo. Questo, ovviamente, vale per ogni settore lavorativo. Ho avuto una buona educazione. Essere disponibili e gentili è sinonimo di professionalità. Educati dovrebbero esserlo tutti!

Ti piacerebbe lavorare in TV?

Mi sono arrivate molte proposte del genere, ma non ho mai accettato. Come avrete visto i miei colleghi Simone Susinna e Andrea Marcaccini sono stati all’Isola dei Famosi, ma io la penso diversamente. Fare il modello professionista non ti consente di fare altri lavori, devi avere sempre la valigia pronta e sei impegnato 12 mesi all’anno. Per il momento sono felice di quello che faccio e la televisione non mi interessa.

Qual è la difficoltà che trova un ragazzo italiano, qualora volesse diventare modello?

Proprio perché è italiano non riesce ad entrare nell’ideologia dei brand internazionali. Senza screditare nessuno, nel nostro Paese si pensa che un “tronista” di Uomini e Donne o un ragazzo immagine sia un modello, ma non è così. Bisognerebbe andare oltre e comprendere quali siano i dettagli fondamentali per esercitare questo lavoro.

Come fa un modello ad essere così affascinante? Raccontaci la tua giornata tipo?

Beh, indubbiamente è una questione di genetica. L’altezza e il portamento sono fondamentali per lavorare in questo campo. Personalmente seguo un regime alimentare controllato, purtroppo la gente spesso è abituata a mangiare molto velocemente e ciò andrebbe evitato. Non ho una giornata tipo, quella cambia a seconda degli schedule che mi da la mia agenzia.

Cambio città quasi ogni mese e non posso fare palestra, l’anno scorso, facendo il conto con il mio commercialista, ho scoperto di aver fatto circa 200 viaggi. Sinceramente, vi svelo un segreto, non amo le palestre (non ho nemmeno il tempo di andarci), preferisco allenarmi al parco, in piena libertà. Ho fatto nuoto per circa 10 anni e 13 anni di calcio. Questo mi consente di avere un fisico in forma.

Qual è il designer che ti rappresenta di più?

Stimo indubbiamente Giorgio Armani per la persona e per la classe che più mi rappresenta ma stimo anche Stefano Gabbana per la persona che è e ovviamente Domenico Dolce per l’Indiscusso talento per la sartoria. Oltre all’eccentricità di Vivienne Westwood.

Progetti futuri?

Il mio sogno più grande è quello di crearmi una famiglia. Per il momento però pensò solo al lavoro, poi si vedrà.

Cosa vorresti fare dopo questo lavoro?

Faccio una piccola precisazione: ci sono due categorie di modelli, quelli che hanno il fisico come il mio che lavorano più a lungo, facendo anche cose più commerciali e quelli molto magri che possono fare solo sfilate, ma che durano solo quattro, cinque stagioni. Ora voglio continuare per la mia strada, sto benissimo così. Poi un giorno si vedrà.

Armando Sanchez 

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