EUGENIO SCOTTO: GENIALE “TALENT SCOUT DEL WEB”

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Oggi è un geniale “talent scout del web”, con una innata capacità di individuare artisti che hanno qualità e carte in regola per ambire. Eugenio Scotto, assistente e socio di Francesco Facchinetti, è colui che ha scoperto e portato al successo nomi del calibro di Francesco Sole, presentatore insieme a Belen Rodriguez dell’ultima edizione di “Tu si que vales”, Frank Matano, noto sul web per i suoi scherzi telefonici con lo pseudonimo di “La Mente Contorta”, Nesli , cantautore repper e breatmaker italiano e Chiara Biasi, la celebre fashion blogger. Eugenio Scotto è un uomo brillante ed eclettico che si è fatto da se. Nasce a Reggio Calabria 29 anni fa, da una famiglia modesta, normale, vivendo di sogni e passioni che ha il coraggio di inseguire con caparbietà, affrontando paure e sacrifici, come le notti senza un tetto passate alla stazione Centrale di Milano, dove si trasferisce a 19 anni per seguire in tutto e per tutto il suo idolo Dj Francesco. Fin da  piccolo, se non era il torneo di calcio organizzato nel proprio rione era un mini spettacolo improvvisato su palchetti di legno. Bastava che gestisse e organizzasse un evento per sentirsi appagato, affascinato da tutto ciò che è spettacolo e comunicazione.
Com’è nata la tua passione per il mondo dello spettacolo e tutto ciò che gli ruota intorno?
Fin da quando ero piccolissimo sono sempre stato attratto dal mondo dello spettacolo e sognavo di poterci lavorare un giorno anche se non sapevo bene come, in che ruolo. Non sono mai stato il classico bambino appassionato di calcio o di macchinine. Adoravo costruire palchetti nel cortile sotto casa e organizzare mini spettacoli con i miei amici. L’ idea dell’organizzazione e del dover pensare a tutto ciò che c’è dietro a uno spettacolo mi faceva sognare. A 12 anni pensa che mi venne in mente addirittura di fare una società di calcio. M’ impegnavo a cercare sponsor in giro, dal bar sotto casa ai locali del quartiere, per procurarmi i soldi per le divise. La cosa aveva riscosso talmente tanto successo che anche i rioni vicini iniziarono a creare le loro squadre, così organizzai il mio primo evento, un torneo che all’epoca mi frutto’ le mie prime 500 mila lire. 
 
L’ incontro con Francesco Facchinetti ha segnato una svolta nella tua vita. Come vi siete incontrati?
Ho conosciuto Francesco nel 2003,  faceva tappa del suo tour a Reggio Calabria e sono andato a godermelo insieme ai miei amici. Io avevo 17 anni ed ero timido, impacciato, un’ombra. Lui invece era tatuatissimo, eplosivo, felice. Sono rimasto folgorato dai suoi modi di fare. A un certo punto rivolgendosi al pubblico fa “voi due, salite sul palco”. Non potevo crederci. Stava indicando me e mio fratello. Salito sul palco tutta la timidezza che avevo è svanita d’un colpo e mi sono sentito sbloccato, libero, felice. Da li ci siamo scambiati i contatti e abbiamo iniziato a sentirci senza più smettere. Avevo deciso che lo avrei seguito ovunque, per osservare e imparare tutto ciò che ruota intorno alla vita di un artista. Da Sanremo nel 2004 al trasferimento a Milano nel 2005. Avevo capito che Francesco era il treno della mia vita che stava passando ed ero pronto a dargli tutto me stesso. Da amici fraterni, quali eravamo diventati, nel 2006 mi chiese di lavorare per lui. Non dimenticherò mai le parole del suo messaggino “Passo dopo passo si diventa grandi”. Fu il giorno più bello della mia vita!
 
Oggi sei più che un semplice assistente per Francesco, come fate a scoprire nuovi talenti? 
Attraverso il mezzo più potente che abbiamo oggi: internet. I veri artisti devi sempre andarli a scovare tu perchè loro sono talmente presi dalla loro passione che la vivono a 360 gradi e non si curano molto del pubblico. A me attrae chi sa fare qualcosa, chi ha talento e mi rivolgo soprattutto al mondo dei giovanissimi. Il mio compito poi è quello di amplificare le loro doti e comunicare questo talento al maggior numero di persone possibili. Così è successo con Frank Matano ad esempio. Nel 2008 notai che produceva video di scherzi telefonici divertentissimi. La sua pagina aveva una cinquantina di visualizzazioni o poco più ma io credevo in lui e gli chiesi se potevo gestirlo. Azichè portarlo subito in tv, come fanno la maggior parte dei manager, ho deciso di farci cercare dagli altri. Così creammo un indotto su youtube. Creavamo video facendo numeri su numeri. Dopo un anno erano le televisioni e i giornali a cercarci.
 
Chi è oggi Eugenio Scotto?
Uno che ha creduto in se stesso e non ha avuto paura di andare a prendersi i suoi sogni. Ce l’ho anche tatuato “IO AMO I MIEI SOGNI”. Sono un ragazzo normale che ce l’ha fatta grazie alla forza delle proprie idee e vuole essere d’esempio ai giovani. Non sono un manager, nè un PR, né un informatico o un esperto di social network, sono uno a cui piace comunicare, uno che lancia dei messaggi e che ha saputo creare intorno a se un personaggio mettendolo semplicemente sulla piattaforma web.
 
Che consiglio daresti a un giovane artista che vuole intraprendere questa carriera? 
Innanzitutto di credere in se stesso, di coltivare sempre le proprie passioni e poi di investire sulle proprie idee, inseguire i propri sogni, anche se a volte sognare costa rinunce e sacrifici immani. Molti ragazzi hanno in mente di fare qualcosa ma poi non s’impegnano e sfruttano male il loro tempo. Non ascoltano, non guardano, parlano ma non recepiscono. Non sfruttano il loro potenziale e le idee al 100%. Comunicare è saper arrivare alle persone. Non importa il MODO in cui parli ma COME comunichi quindi è fondamentale non avere paura di esprimersi e credere nei propri sogni. Chiunque può farcela se lo desidera veramente.
I tuoi progetti futuri?
In questo momento sono molto concentrato sul percorso artistico di Francesco Sole, talento che ho scoperto sul web più di un anno fa grazie al geniale video “L’amore ai tempi di WhatsApp”. E’ un ragazzo in cui credo molto e che voglio far crescere.
Eugenio ScottoEugenio ScottoE.Scotto e Nesli
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