DEBORA ATTANASIO: CICCIOLINA E IO, IN UN DOCUMENTARIO

By  |  0 Comments

cicciolina

Per Ilona Staller, che tutti conoscono più comunemente col nome d’arte di Cicciolina, il sipario non si è mai abbassato. E negli ultimi tempi, in Germania e Francia, il suo mito sta vivendo una riscoperta. Infatti, il canale Arte ha appena mandato in onda, in contemporanea in entrambi i paesi, un documentario sulla pornostar più famosa al mondo, con tutta una serie di video e testimonianze introvabili che il regista, l’Italo tedesco Alessandro Melazzini, ha recuperato in mesi e mesi di meticolosa ricerca. Fra coloro che in questa antologia parlano di Ilona, troviamo anche Debora Attanasio, giornalista e scrittrice, che nei periodi d’oro della bionda attrice a luci rosse era la segretaria di Riccardo Schicchi, guru del settore hard e soprattutto talent scout della Staller (così come di Moana Pozzi, Rocco Siffredi, Ramba e Marina Lotar).

Debora, come mai un tedesco decide di raccontare Cicciolina come non l’abbiamo mai vista?

Cicciolina all’estero è popolare in un modo completamente diverso dalla bigotta Italia. Gli inglesi la considerano un capolavoro di ironia sociale, i giapponesi una fatina eternamente giovane, e per i tedeschi è un simbolo delle trasgressioni in cui indulgono con molta più spensieratezza di noi, che ci facciamo condizionare dalla morale anche quando un atto osceno non arreca danno concreto a nessuno. Infatti, il documentario ha registrato una audience molto alta.

cicciolina

Invece ci racconti la Cicciolina che ha vissuto lei.

Il mio rapporto con Ilona, che ancora continua, è fatto di alti e bassi, ma alla fine ci vogliamo bene. Ormai la conosco da 22 anni, le sono stata accanto quando Jeff Koons rapì suo figlio, la accompagnavo alle ospitate all’estero, abbiamo litigato ferocemente in TV, poi ci siamo risentite per fare pace perché lei non aveva ancora letto il mio libro, in cui ne parlo benissimo. Ci siamo strette nel dispiacere per la scomparsa recente di una delle dive di Riccardo Schicchi, Barbarella. Al momento, ogni tanto, ci mandiamo cuoricini su whattsapp, poi silenzio per settimane, poi cuoricini.

Cos’ha rappresentato in Italia Ilona Staller in passato, e cosa invece rappresenta oggi?

Quest’anno, oltre al documentario tedesco “La Cicciolina – The Godmother of Scandal”, ne è uscito al cinema uno tutto italiano, è altrettanto bello, intitolato “Porn To Be Free”, diretto da Carmine Amoroso, con cui ci sono molti punti in comune. Primo fra tutti, l’analisi di un periodo, gli anni ’70, che sembravano il cancello aperto verso una vita diversa, un mondo libero e felice di cui Cicciolina era la madrina. Ora è una reliquia vivente, sempre fedele ai princìpi di allora, suoi e di Riccardo Schicchi, di quella che è una rivoluzione tradita, soffocata. Basta girare un po’ su Facebook per accorgersi di quanto gli adolescenti siano diventati scioccamente moralisti.

cicciolina

Lei ha scritto un libro sulla sua esperienza di segretaria di Riccardo Schicchi. Come hanno reagito le donne leggendolo?

Dipende. Le donne intelligenti lo hanno letto, hanno capito che non è un libro sul porno ma su un’estranea che ci ha lavorato dentro per necessità, finendo per apprezzarlo. Perché era un ambiente schietto, senza doppi sensi, dove nessuno mi molestava, e che tuttora rimpiango. Le sciocche lo hanno giudicato senza neanche leggerlo. Ma proprio ieri ho scoperto su Facebook una cartella di posta filtrata che non avevo mai visto. C’erano centinaia di lettere di complimenti e ringraziamenti dei lettori degli ultimi due anni. Poverini! Ho passato la serata a rispondere a tutti e a scusarmi!

Andrea Iannuzzi

Spread the love
BOLLICINE VIP