CIAO DARWIN 8: OTTIMI ASCOLTI MA UNA MAREA DI POLEMICHE

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CIAO DARWIN 8, COME ERA PREVEDIBILE, HA RACCOLTO DAVANTI AL TELEVISORE PIÙ DI 4 MILIONI DI PERSONE. BATTENDO ANCHE LA PRIMA PUNTATA DE LA CORRIDA SU RAIUNO. TUTTAVIA PAOLO BONOLIS E LA PRODUZIONE FINISCONO SCHIACCIATI DALLE POLEMICHE CON PESANTI ACCUSE

E pensare che Paolo Bonolis, con la sua pungente ironia, ce l’aveva messa tutta per evitare che la seconda puntata di Ciao Darwin diventasse un ricettacolo di polemiche. Ma così non è stato. In gara alcuni rappresentanti del Gay Pride, capitanati da Vladimir Luxuria (ultimamente è più in tv lei di Pippo Baudo negli anni d’oro), contro i rappresentanti del Family Day, guidati dal cantante ormai dimenticato Povia.

Solo sulle note de I Bambini fanno Oh, qualcuno si è ricordato di lui, più che altro perchè questo motivo, che nulla aveva a che vedere con i temi della puntata di Ciao Darwin, era nato sotto i migliori auspici. E se il suo interprete non avesse assunto atteggiamenti omofobi, dimostrati poi con l’altra canzone, Luca era Gay qualche anno più tardi, avrebbe potuto continuare una brillante carriera. Contento lui…

Paolo Bonolis e Luca Laurenti, ogni tanto inframezzati da un manichino secco e per nulla sensuale che loro chiamano Madre Natura (povero mondo…), si sono divertiti molto. E tutto sommato anche le due fazioni, che evidentemente erano composte da persone che in qualche modo dovevo suscitare la risata. Diversamente il programma perderebbe la sua mission.

Tutto bene, anche le diverse posizioni dei due capitani: Luxuria, che oltre a essere una persona stimabile, conosce la lingua italiana meglio di tanti professori universitari di lettere, ha zittito molte volte il povero Povia, che alla fine ha fatto perdere il suo gruppo perchè se da bambino faceva Oh, adesso è meglio che faccia Ahhh.

Cosa è successo però? Durante la registrazione, due personaggi del Gay Pride, molto noti nel sottobosco della tv perchè da anni cercano di entrare (fallendo ogni tentativo) nel mondo dello spettacolo, Emanuele Maringola e Federico Ranauro di punto in bianco si sono baciati davanti alle telecamere.

L’operatore non ha fatto in tempo a levare l’inquadratura sui due ragazzi, e il bacio è andato in onda. Per pochi istanti, visto che poi la regia ha subito deviato la ripresa, ma tanto è bastato per far gridare alla censura. Polemiche a non finire. Ma la domanda è: quale sarebbe questa censura? I baci, anche fra due uomini, sono momenti spontanei e giocati sull’emozione del momento.

Maringola e Ranauro non hanno fatto altro che cercare visibilità, cosa che alla fine hanno ottenuto, dimenticandosi che per colpa loro il vero spirito del gioco è andato a farsi benedire. E oggi si parla più di loro due, e delle (finte) effusioni d’amore, rispetto al fatto che se il gruppo del Gay Pride ha vinto è perchè forse l’Italia comincia a essere meno omofoba rispetto al passato. Purtroppo i veri nemici dei gay, sono i gay stessi.

GIANNI LUPO 

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