ALESSIO LO PASSO: VI RACCONTO PERCHE’ SONO FINITO INGIUSTAMENTE IN CARCERE

By  |  0 Comments

INTERVISTA AD ALESSIO LO PASSO: ECCO IL MIO CALVARIO GIUDIZIARIO

Dopo una vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto suo malgrado, Alessio Lo Passo, ex protagonista di Uomini & Donne, racconta la sua esperienza in carcere e il suo calvario mediatico

Ciao Alessio, ci racconti come sono andate davvero le cose?

Avevo da poco subito un intervento al naso per sistemare il setto nasale quando, un giorno, mentre ero in giro con la mia ex fidanzata, un paparazzo, vedendomi fasciato mi ha chiesto se avremmo potuto creare un piccolo caso mediatico in modo da fargli, così, vendere la mia paparazzata.

Ho accettato per fargli vendere il servizio e quindi abbiamo finto di essermi scontrato con un ragazzo per difendere la mia donna.

Da quel momento, però, è iniziato il mio incubo.

Il chirurgo che aveva operato me e la mia ragazza, con il quale eravamo in attesa di poter rivalutare i nostri interventi in quanto non soddisfatti entrambi, ha colto la palla al balzo ed ha dato la colpa dell’intervento non riuscito a questa fantomatica collisione che, di fatto, non c’è mai stata.

Così, alla mia richiesta di risarcimento, ha denunciato lui me per tentata estorsione.

Non trovi sia una cosa un po’ strana?

Capisco che visto da fuori può sembrare strano, ma se lavori in questo mondo non lo è: funziona così.

Non era certamente il primo servizio organizzato, non c’era nulla di male.

 

Quando ti sei accorto di quello che ti stava succedendo?

Nel momento in cui sono venuti a prendermi, ero con altre persone ad una serata di lavoro.

Gli agenti hanno aspettato che finissi la serata per poi fermarmi e, con imbarazzo, comunicarmi quello che stava succedendo.

Erano visibilmente imbarazzati. Avevano capito che io non sapevo ciò che stesse succedendo.

E dopo cosa è successo?

Sono stato accompagnato in caserma e, una volta arrivato, ho iniziato a realizzare.

Inizialmente ho pensato, addirittura, fosse uno scherzo. “Sono su scherzi a parte” mi dicevo, ma la realtà non era così.

La prima notte in galera?

Per un mese e mezzo per me è stato come se fosse sempre stata la prima notte. Ho perso 15 kg, non me ne facevo una ragione, non riuscivo a realizzare. In quei momenti vedi la tua vita passarti davanti, il mondo ti crolla addosso.

Ero in una cella di 2 metri quadrati assieme ad altri 3 ergastolani, avevo una brandina e niente più.

Dove hai scontato i tuoi 5 mesi di pena?

Il primo mese nel carcere di Monza, gli altri 4 a Bollate.

Chi è stata la prima persona che ti ha raggiunto in carcere?

I primi ad arrivare sono stati i miei genitori, poi sono arrivati i miei fratelli, mia cognata e i miei amici che, ovviamente, erano al corrente dell’accaduto.

Come spieghi l’accaduto?

Ancora oggi non so spiegarlo. Nella mia residenza non sono mai arrivate notifiche. Sono state mandate ad un indirizzo errato e quindi non le ho mai ricevute. In tv, poi, si è detto che mia madre strappava le notifiche, cosa non assolutamente vera.

In tv, però, sei sempre stato difeso, soprattutto da Barbara d’Urso…

Conosco Barbara e la ringrazio davvero per tutto l’affetto dimostrato. Nonostante nessuno sapesse che l’aggressione fosse una montatura si è dimostrata davvero una persona speciale.

Com’è cambiata la tua vita?

Di fatto, fino al 2010 (termine della fine della pena) è come essere ancora in prigione: ho degli orari da rispettare, non posso uscire fuori regione, non mi sento un uomo libero.

Il tuo futuro, invece, come lo vedi?

Sinceramente spero finisca tutto al più presto. Non voglio niente da nessuno. Del dottore non ho neanche mai fatto il nome perchè davvero non mi interessa avere nulla da lui. Voglio soltanto la mia liberta.

Dopo il carcere ho deciso di staccare da tutto. Torno a La Spezia, a casa mia, con un lavoro “normale”, circondato da persone “normali”.

Sono personal trainer in una palestra e non potrei chiedere di meglio.

A cura di Michele Di Tommaso

Una vita piena di Bollicine a tutti!

Spread the love
BOLLICINE VIP